Il Teatro ala Scala di Milano rende omaggio al talento coreografico di Maurice Bejart, con un collage dei suoi più significativi lavori raccolti in una serata unica intitolata appunto “Serata Bejart”, trittico che debutta mercoledì 16 dicembre alle ore 20 sul palcoscenico del prestigioso teatro. Le repliche sono fissate per il 17, 19, 29, 30, 31 dicembre e dopo aver festeggiato il Capodanno insieme con i danzatori del corpo di ballo attualmente diretto dal russo Makhar Vaziev, il balletto sarà riproposto anche il 2, 3 e 5 gennaio 2010.
Ad aprire la serata sarà “L’uccello di fuoco” su musiche di Igor Stravinskij, balletto nella cui musica Strawinskij intendeva esprimere da un lato un sentimento profondo della Russia e dall’altra una certa rottura con la tradizione musicale che si traduce in una sorta di violenza ritmica. Tra le novità della prima, l’assenza dell’etoile Roberto Bolle il quale avrebbe dovuto interpretare insieme a Massimo Murru “Chant du compagnon errant” su musiche di Mahler e che invece sarà sostituito da Gabriele Corrado, giovane artista del Teatro alla Scala. Bolle dovrà infatti sottoporsi ad un periodo di riposo di alcune settimane in seguito ad un piccolo intervento per ovviare un malessere sorto recentemente. “Sono dispiaciutissmo per questo contrattempo che mi costringe a rinunciare momentaneamente ai due appuntamenti ad Amburgo e alla Scala di Milano cui tenevo tantissimo e per i quali mi stavo preparando da tempo – ha dichiarato in questi giorni il ballerino – Conto di tornare al più presto ai miei allenamenti e a esibirmi in palcoscenico”.
Uccello di fuoco” è dunque la Fenice che rinasce dalle sue ceneri e il poeta stesso, come il rivoluzionario, è un uccello di fuoco.
Il cuore della serata sarà “Chant du compagnon errant”, un tributo al coreografo e ballerino francese che tanto ha dato al Teatro alla Scala nella sua lunga carriera. Daniel Harding guiderà l’orchestra sulle note di Mahler. Chiuderà il trittico “La sagra della primavera”, un inno all’unione fra l’Uomo e la Donna, al livello più istintivo ed essenziale, una danza dell’unione di cielo e terra, una danza di vita e morte.
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